TERRAMIA - 𝐑𝐈𝐂𝐎𝐒𝐓𝐑𝐔𝐈𝐑𝐄 𝐋𝐄 𝐂𝐀𝐒𝐄 𝐄 𝐋'𝐄𝐂𝐎𝐍𝐎𝐌𝐈𝐀 , 𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐀𝐒𝐓𝐀𝐑𝐄 𝐋'𝐀𝐁𝐁𝐀𝐍𝐃𝐎𝐍𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐀𝐑𝐄𝐄 𝐈𝐍𝐓𝐄𝐑𝐍𝐄

  • Autore: 7e37d554_user
  • 18 lug, 2023

L’incontro ha l’obiettivo di coniugare la ricostruzione post sisma, della quale ci siamo molto occupati dal 2016 ad oggi, con quello meno eclatante ma non meno grave dello spopolamento dei Comuni non riguardati dal tema della ricostruzione, nella convinzione che oggi vivere o fare impresa non è meno difficile a Pescorocchiano di quanto non lo sia a Borbona, cioè in uno dei Comuni del cratere, come ci dirà Di Gaspare, Sindaca del Comune. E nella convinzione che le condizioni di vita nelle megalopoli sono sempre più insostenibili e che tante persone vorrebbero trovare altrove condizioni di vita migliori.

Perciò con i nostri importanti ospiti di oggi faremo il punto sulla ricostruzione, conditio sine qua non di ogni discorso sul futuro, ma proporremo anche un’ottica di analisi del problema, più ampia, suggerita innanzitutto dai dati demografici.

Abbiamo messo a confronto i dati della popolazione dei 73 Comuni della provincia di Rieti utilizzando i dati al 31/12/2001, al 31/12/2015, l’anno antecedente al sisma e l’ultimo dato disponibile quello al 31/12/2021.

Nel primo confronto, 2001-2015, perdono abitanti 34 Comuni su 73, nel secondo confronto, 2015-2021, 67 Comuni su 73.

Non dissimile l’andamento demografico dei 15 Comuni del cratere: saldo negativo per 10 Comuni su 15 nel primo confronto e 15 su 15 nel secondo.

Esenti dal problema spopolamento sembrano essere solo Belmonte, Fara Sabina, Montasola, Poggio Moiano, Scandriglia, Selci e Toffia.

Lo spopolamento di questo territorio non è un fenomeno nuovo, né recente, né riguardante solo i nostri Comuni.

Le ondate migratorie degli anni ‘50 e’60, quella della metà degli anni ‘70 hanno riguardato tutto il Paese, in particolare la dorsale appenninica, ma non solo.

La sola ondata migratoria precipua del nostro territorio è quella seguita alla istituzione nel 1965 del Consorzio industriale Rieti – Cittaducale.

Queste tre ondate migratorie hanno determinato:

Denatalità, invecchiamento della popolazione e una rottura del legame tradizionale con il territorio che non garantiva più l’equilibrio tra “risorse locali e popolamento”.

Le imprese in questi anni hanno mostrato una maggiore resilienza, addirittura con un aumento (+ 5,8 % nel periodo 2001-2015, + 5,4 % nel periodo 2015-2021, + 11,5 nel periodo 2001-2021, 1618 imprese in più) seppur entro un quadro di profondo cambiamento della consistenza dei settori (-9,5% in agricoltura, -22,5% nelle manifatture, -6,6% nel commercio).

Molto significativa in questi anni la perdita nel settore dell’artigianato che nel periodo 2001-2021 perde il 3% delle imprese, ma che in realtà rispetto al suo massimo storico (2008) perde 578 imprese, cioè il 14%.

Nei numeri si legge quella rottura tra “risorse locali e popolamento” perché a chiudere sono state, in tanti Comuni, le imprese che vivevano di un mercato di prossimità che si è ridotto sempre più nel corso degli anni proprio per lo spopolamento.

Se tanta è la fatica delle imprese esistenti a permanere in aree sempre più in difficoltà, è praticamente insostenibile l’onere di chi un’azienda voglia attivarla.

Anche i dati sul PIL pro-capite, ci restituiscono, con un diverso indicatore, la situazione fin qui descritta: 15 700 euro nel 2001, 18 700 euro nel 2015, 20 100 euro nel 2020, 18.278 nel 2022 (Italia 27 900, Lazio 32 400), molte migliaia di euro in meno della media nazionale e di quella del Lazio.

Quelli fin qui raccontati sono dati e non c’è evidentemente nessun compiacimento nel citarli, ma non vogliamo dire che tutto vada male: ci sono circa 280 progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, c’è un fenomeno turistico che ci restituisce numeri incoraggianti ma forse è necessario uno sforzo nell’adozione di strumenti che possano farci affrontare il problema complessivamente.

Una ricerca del Censis ha stimato che durante la pandemia sono tornate in provincia di Rieti circa 10000 persone, un numero importante, che se fossimo riusciti a trattenerlo avrebbe sicuramente contribuito a produrre saldi anagrafici diversi da quelli citati.

Come già tante volte abbiamo detto, per far sì che delle persone tornino d abitare i nostri territori e che altre non li abbandonino è necessario prevenire la domanda di servizi, invertendo la logica domanda-offerta.

È necessario che i Comuni, non singolarmente, siano in grado di assicurare i servizi essenziali: connessione alla rete, scuola, salute.

Queste considerazioni valgono per tutti i Comuni anche per quelli dell’area del sisma, nei quali ovviamente resta prioritaria la ricostruzione.

Di questa non parlerò lasciando agli ospiti, in particolare il Commissario Castelli e l’Assessora Rinaldi, l’onere di fare il punto, anche in considerazione del fatto che un mese fa abbiamo avuto nella nostra sede un incontro molto proficuo con il commissario, nel corso del quale gli abbiamo sottoposto una serie di problemi, raccolti nella interlocuzione con le impresa e che potranno essere proposte o riproposte dagli imprenditori e dalle imprenditrici presenti

Problemi che riguardano il lavoro delle aziende ma la cui soluzione può produrre una accelerazione dell’opera di ricostruzione.

Vorremmo però cogliere l’occasione per suggerire, in particolare ai legislatori rappresentati da Castelli stesso, che è senatore prima che commissario, e dal deputato Trancassini, di adottare un approccio che per quanto attiene all’ambito economico adotti misure strutturali che riguardano nel complesso le aree interne e non solo quelle del cratere oppure, più  in generale, intere province nelle quali le percentuali di Comuni ricompresi nelle aree interne siano al di sopra di una certa percentuale.

Le “aree interne” sono aree geografiche così definite dall’articolo 174 del Trattato di funzionamento dell’Unione Europea che partendo dall’individuazione dei Poli, cioè dai centri di offerta di servizi essenziali (scuola, salute e mobilità), classifica i restanti comuni in quattro fasce: aree di cintura, aree intermedie, aree periferiche e aree ultra periferiche, sulla base della distanza, misurata in tempo di percorrenza per raggiungere il Comune Polo.

Le aree interne sono quelle classificate come: intermedie (27,7 minuti), periferiche (40,9 minuti) e ultra-periferiche (66,9 minuti).

Per ridurre lo svantaggio di queste aree in Italia è stata istituita una Agenzia Nazionale che ha elaborato una strategia di intervento per progetti che ha coinvolto anche parte del nostro territorio. È ciò di cui ci parlerà Gaetano Micaloni, Sindaco di Petrella Salto, capofila Strategia Area Interna Lazio 2 Monti Reatini.

Ricordiamo che la classificazione delle aree interne annovera tutti i Comuni della Provincia, tranne Rieti, Cittaducale, Fara Sabina, Poggio Mirteto, Borgorose, Contigliano, Castel Sant’Angelo, Rivodutri, Magliano, Scandriglia e Cantalice.

Così come i progetti che riguardano solo alcuni Comuni realizzano disparità, lo stesso vale per i “bandi” in relazione alle imprese.

Un approccio più strutturale semplificherebbe molto la vita delle imprese, darebbe loro delle certezze, e, soprattutto, non produrrebbe ineguaglianze che sul mercato si traducono in un damping realizzato con le risorse dello Stato. L’ultima provvedimento iniquo è la proroga della ZFU che riguarda le imprese che ne erano già beneficiarie e non le nuove imprese.

In cosa si sostanzia questa proposta?

Innanzitutto basta “bandi” che si aprono e si chiudono, addirittura in pochi secondi, che quasi mai coincidono con i bisogni puntuali delle aziende, e invece misure stabili che sostengano le imprese in alcune fasi, in particolare la nascita e l’ampliamento dimensionale, l’innovazione, il rinnovo di macchinari obsoleti.

Per la nascita e l’accompagnamento si potrebbero utilizzate misure come “Resto al Sud” (60000 euro per una azienda individuale, 50000 a socio/a fino ad un massimo di 200000 euro per le società, di cui 50% a fondo perduto e 50% restituibili in 8 anni con due di preammortamento), una misura che, al netto del calvario per la rendicontazione, ha dato ottimi frutti, così come gli incentivi previsti per la Zona Franca Urbana da utilizzare per un periodo limitato.

Ricordo che i benefici della ZFU sono concessi sotto forma di credito d'imposta e consentono:

a) esenzione dalle imposte sui redditi del reddito derivante dallo svolgimento dell’attività svolta dall’impresa nella zona franca;

b) esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive del valore della produzione netta derivante dallo svolgimento dell’attività svolta dall’impresa nella zona franca;

c) esenzione dalle imposte municipali proprie per gli immobili siti nella zona franca per l’esercizio dell’attività economica;

d) esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali,

Per la crescita si potrebbe prendere a modello la migliore delle tante modalità utilizzate negli innumerevoli bandi, ognuno dei quali ne ha una propria.

Si tratta di adottare la stessa logica che ha portato dalle otto ZES, le Zone Economiche Speciali, istituite nel 2017, all’estensione dei benefici a tutte le regioni del meridione Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, annunciata la scorsa settimana, grazie alla trattativa portata avanti dal ministro Fitto con i Commissario alla Concorrenza Vestager.

La richiesta dell’estensione è stata motivata dalla constatazione che negli ultimi sei anni le ZES si sono rivelate scarsamente attrattive per gli investitori internazionali e, come non bastasse, il regime speciale nelle otto ZES ha scatenato una concorrenza spietata tra i comuni del Sud.

Per tutto quello che abbiamo fin qui detto, la situazione delle aree nostre aree interne è anche peggiore di molti comuni del Sud.

Una risorsa importante si sta affacciando per agevolare il processo che abbiamo prefigurato ed è l’Università, ma di questo parlerà il Preside della Facoltà di Ingegneria, il professor Carlo Casciola, che tra poco interverrà con un collegamento, non potendo essere presente.

L’auspicio è che questo nostro incontro sia un contributo costruttivo ad una discussione che coinvolge Istituzioni, associazioni, imprese.

 

 

Vincenza Bufacchi

Autore: 7e37d554_user 28 aprile 2025
La misura prevede l'erogazione di un contributo in denaro a sostegno dell'acquisto di veicoli commerciali pesanti ad elevata sostenibilità ambientale.
A chi si rivolge
L'incentivo si rivolge alle imprese italiane iscritte all'Albo ed al REN che effettuano attività di autotrasporto di merci per conto di terzi.
Cosa prevede
Prevede il riconoscimento di un contributo in denaro a sostegno dell'acquisto di veicoli ad elevata sostenibilità ambientale (elettrici, ibridi, alimentati a GNL, a LNG).
Il contributo è fissato in una somma fissa prestabilita, determinata sulla base della tipologia del veicolo e della massa complessiva dello stesso.
Sono previsti incrementi del contributo se l'acquisto è contestuale alla rottamazione di un veicolo obsoleto.

Per saperne di più :  https://search.app/MZSdcrpaQDMFExGQ9
Autore: 7e37d554_user 28 aprile 2025
Quest’anno il termine per la presentazione del MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) è fissato per 𝗦𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟮𝟴 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟱.
Entro questa data i soggetti obbligati dovranno presentare il MUD attraverso una 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, nella quale indicare la 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗶𝘁𝗮' e la 𝘁𝗶𝗽𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 di rifiuti che hanno prodotto e/o gestito nel corso dell’anno precedente. 

𝗖𝗵𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗠𝗨𝗗 
Ecco le tipologie di imprese ed enti che hanno l’obbligo di compilazione ed invio del MUD.
Imprese ed enti 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗶𝘂𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝘀𝗶;
Imprese ed enti che hanno 𝗽𝗶𝘂' 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗶𝘂𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝘀𝗶 derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi;
Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto dei rifiuti;
Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
I Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio che sono tenuti alla compilazione della Comunicazione Imballaggi;
I gestori del servizio pubblico di raccolta, del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183 comma 1 lettera pp) del D.lgs. 152/2006, con riferimento ai rifiuti conferitigli dai produttori di rifiuti speciali, ai sensi dell’articolo 189, comma 4, del D.lgs. 152/2006.

𝗟𝗮 𝗖𝗡𝗔 𝗱𝗶 𝗥𝗶𝗲𝘁𝗶 è 𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗨𝗗.
Tel. 0746251082
Cell. 3483997199
Email formichetti.fra@gmail.com 

Autore: 7e37d554_user 28 aprile 2025
Ogni mercoledì in CNA dalle 14,30 alle 17,30 oppure in altri giorni su appuntamento.
Lo sportello è la risposta alle esigenze delle aziende che sempre più frequentemente hanno bisogno di conseguire certificazioni di qualità.
Le certificazioni sono attestazioni, rilasciate da enti terzi indipendenti, che dimostrano la conformità di un prodotto, processo, servizio o sistema di gestione a specifiche norme o requisiti. 
La decisione di certificarsi può essere legata a una scelta spontanea dell'azienda oppure alla richiesta delle aziende
clienti o, ancora, ai requisiti richiesti dai bandi per la partecipazione a gare d'appalto o a bandi per ottenere incentivi.

Alcuni esempi di certificazioni:
ISO 9001- Sistema di gestione per la qualità. 
ISO 14001 - Sistema di gestione ambientale. 
ISO 45001 - Sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro. 

Per conseguire la certificazione UNI/PdR 125, certificazione della parità di genere, sono ancora disponibili incentivi.

Per informazioni o prenotare un appuntamento:
Tel. 0746 251082
Cell. 348 3208496
Autore: 7e37d554_user 24 aprile 2025

Le imprese cercano personale qualificato, ma spesso non lo trovano. Aiutaci a capire di più: raccontaci la tua esperienza partecipando alla nostra indagine. Bastano pochi minuti per fare la differenza!

https://www.cna.it/competenze-professionali-parte-lindagine-tra-le-nostre-imprese/?fbclid=IwY2xjawJ2...

Autore: 7e37d554_user 23 aprile 2025
Presentazione delle Domande tramite la piattaforma GeCoWEB fino alle ore 17:00 del 3 giugno 2025.

Il bando della Regione Lazio è rivolto alle imprese femminili, come definite dalla legislazione, costituite e costituende e alle lavoratrici autonome.

Agevolazione e Costi Ammissibili
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto,riconosciuto a titolo di “de minimis” (Reg. (UE) 2023/2831) nella
misura massima di 100.000 euro per singola PMI femminile e con una percentuale sul totale dei costi ammissibili
compresa fra il 30% e il 60%.
I progetti devono includere spese da rendicontare per almeno 30.000 euro, che possono comprendere:
a) investimenti materiali e immateriali e canoni per nuove soluzioni digitali
b) spese per l’adeguamento dei locali adibiti a sede operativa - max 20% di a)
c) spese per servizi qualificati e strategici “una tantum” - max 20% di a)
Sono inoltre riconosciuti automaticamente costi del personale e spese generali calcolati a forfait, in misura
complessivamente pari al 20% delle spese da rendicontare.
I progetti devono essere conclusi e rendicontati entro 12 mesi dalla loro approvazione.

Scarica la scheda sintetica
Autore: 7e37d554_user 22 aprile 2025
Alle imprenditrice e agli imprenditori associati, a tutte le persone che lavorano e che collaborano con la CNA di Rieti, a chi ci segue su questa pagina, BUONA PASQUA!

Olio su poliestere di Laura Federici
Autore: 7e37d554_user 22 aprile 2025
Il 15 aprile u.s. il Ministero dell’Ambiente ha incontrato le associazioni di categoria e i soggetti obbligati alla raccolta degli PFU, per comunicare e presentare l’imminente partenza del registro informatico produttori, che dovrebbe essere operativo a partire da 7 maggio. Uno strumento importante, molto atteso dal nostro settore, che si spera possa contribuire in maniera significativa, ad una gestione più trasparente ed efficace della filiera. Un cambiamento sicuramente utile per la gestione futura, ma che oggi non risolve l’emergenza persistente a causa dei ritardi nella raccolta degli PFU. Proprio oggi si apre infatti il periodo del cambio gomme stagionale, che rischia di peggiorare una situazione già gravosa, con grande preoccupazione delle aziende di rivendita di pneumatici. A margine della riunione, CNA è intervenuta per segnalare la situazione di disagio delle imprese, che ha raggiunto livelli di criticità estremamente preoccupanti. Solo negli ultimi 3 giorni oltre 200 imprese hanno inviato segnalazioni sui ritardi nella raccolta, che superano i nove mesi di attesa con una giacenza media superiore alle 400 unità. CNA ha chiesto nuovamente al Ministero di intervenire con urgenza per far partire un’immediata raccolta extra, che nel 2024 di fatto non c’è stata. Ha chiesto inoltre di riaprire il tavolo di confronto, necessario per individuare le soluzioni strutturali più volte richieste al fine di evitare il procedere con una logica emergenziale.
Autore: 7e37d554_user 17 aprile 2025
Il settore agroalimentare italiano è una delle eccellenze del Made in Italy, riconosciuto a livello mondiale per la qualità dei suoi prodotti e per l'integrazione tra tradizione e innovazione.

Abbiamo progettato, in collaborazione con Fondazione Ecipa e Sapienza Università di Roma, un programma di formazione che intende fornirvi gli strumenti e le conoscenze necessarie per affrontare con successo le sfide di un mercato competitivo e in continua trasformazione dove le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale hanno un impatto significativo su tutto il processo produttivo e distributivo dell’intera filiera.

Il corso è articolato in sei lezioni, della durata di due ore ciascuna, che si svolgeranno online.

La prima lezione è il prossimo mercoledì 7 maggio alle ore 16.00.

Per registrarvi occorre iscriversi al seguente link https://eventi.formerete.it/iscrizioni/ai-agroalimentare
Autore: 7e37d554_user 16 aprile 2025
Se hai ricevuto un Avviso di Avvenuta Ricezione da parte di un ente tramite SEND, ma non riesci ad accedere agli atti notificati, da oggi puoi ritirarne una copia cartacea presso il CAF CNA.

Le notifiche SEND sono comunicazioni a valore legale, come esiti di pratiche, rimborsi, multe o avvisi di accertamento tributi che provengono dalle amministrazioni.

Presso le nostre sede puoi:
✅ Ritirare la copia cartacea dell’atto notificato
✅ Ricevere supporto anche senza SPID o CIE
✅ Avere assistenza completa e professionale

Rieti, Piazza Cavour 54.
Tel 0746 251082

Passo Corese
Via Servilia 18
Tel 0765 484067
Autore: 7e37d554_user 16 aprile 2025
Presentaci una (o più) persone che desiderano far parte della rete vendita di Enegan e se entreranno effettivamente a farne parte e raggiungeranno per la prima volta l'obiettivo minimo di produzione previsto dai piani provvigionali, tu riceverai un bonus una tantum di 1.000 € nella bolletta di luce o di gas.
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