RIPENSARE E RIFINANZIARE LA ZONA FRANCA URBANA
- Autore: 7e37d554_user
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- 30 gen, 2025
La Zona Franca Urbana, istituita nel 2017 nei Comuni del cratere, 15 nella nostra regione, prevede un credito d’imposta che l’azienda può “spendere” per pagare imposte e contributi.
Inizialmente uno strumento prezioso di sostegno alle aziende e all’economia locale, si è trasformato in strumento iniquo di concorrenza sleale tra imprese, a causa dei mutevoli criteri di accesso e della progressiva riduzione delle risorse stanziate.
Dal 2017 al 2024, data dell’ultima proroga, gli stanziamenti in milioni di euro sono stati per le aziende dei 140 Comuni del cratere delle quattro Regioni i seguenti: 194.5, 167.7, 141.7, 110, 50, 60, 60, 11.7.
Quando la legge introdusse l’incentivo, potevano accedervi le imprese che nel periodo successivo al terremoto avevano avuto un decremento di fatturato del 25%, l’anno successivo vennero aggiunte tutte le nuove imprese, quelle nate dopo il sisma, ad eccezione di quelle della sezione F del Codice Ateco, cioè quelle delle Costruzioni; a tutte fu concessa la somma liberamente richiesta senza riferimento ad alcun parametro dimensionale o di fatturato.
Negli anni successivi, ad ogni proroga, si è ridotta la platea di imprese che potevano accedervi, fermo restando che quelle che avevano credito disponibile potevano continuare ad utilizzarlo, anche le imprese edili alle quali era stato originariamente concesso.
Nel corso del tempo è mutata anche la modalità di concessione del credito che, di là della richiesta dell’azienda, veniva determinato dall’Agenzia delle Entrate, tenendo conto del fatturato e del numero di dipendenti.
Dal 2022 il credito è stato concesso alle aziende che avevano avuto l’originaria perdita di fatturato, ma avevano esaurito il credito concesso, però furono escluse dalla possibilità di richiedere il credito tutte le nuove imprese costituite dopo il 31 dicembre 2021.
Dell’ultima proroga, quella del 2024, hanno potuto avvantaggiarsi solo le aziende che avevano un credito originariamente assegnato e ancora non esaurito, escludendo tutte quelle che, pur avendo i requisiti, avevano esaurito il credito e tutte le nuove imprese.
Si capisce facilmente che nel tempo si è realizzata un’oggettiva disuguaglianza tra aziende. Pur operando in uno stesso contesto, comune, strada, piazza e pur avendo potenzialmente gli stessi requisiti, ci sono:
- le aziende, le sole, che hanno potuto utilizzare fino al 31 dicembre scorso il credito originariamente concesso, secondo le proprie esigenze;
- le aziende che, non avendo richiesto il massimo, hanno poi subito le limitazioni imposte dall’Agenzia delle Entrate;
- le aziende che hanno avuti gli incentivi fino al 2023 e che, avendo esaurito il credito, non hanno potuto beneficiare dell’ultima proroga;
- quelle che non hanno mai avuto incentivi semplicemente per essere nate dopo il 31 dicembre 2021.
La CNA chiede che il sistema degli incentivi legati alla Zona Franca Urbana venga ripensato e significativamente rifinanziato in modo da realizzare un sistema più equo e trasparente che garantisca a tutte le imprese le stesse opportunità di crescita e sviluppo e ne promuova la nascita di nuove, tornando così ad essere quel sostegno all’economia e al sistema imprenditoriale del cratere quale era in origine.
Elenco Comuni del cratere del Lazio
Rieti, Amatrice, Accumoli, Cittareale, Posta, Borbona, Micigliano, Antrodoco, Borgo Velino, Castel Sant'Angelo, Cittaducale, Rivodutri, Cantalice, Poggio Bustone, Leonessa
Elenco esenzioni consentite con il credito di Imposta
a) esenzione dalle imposte sui redditi del reddito derivante dallo svolgimento dell’attività svolta dall’impresa nella zona franca;
b) esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive del valore della produzione netta derivante dallo svolgimento dell’attività svolta dall’impresa nella zona franca;
c) esenzione dalle imposte municipali proprie per gli immobili siti nella zona franca per l’esercizio dell’attività economica;
d) esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, a carico dei datori di lavoro, sulle retribuzioni da lavoro dipendente. L’esonero di cui alla presente lettera spetta, alle medesime condizioni, anche ai titolari di reddito di lavoro autonomo che svolgono l’attività all’interno della zona franca urbana.


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Se hai ricevuto un Avviso di Avvenuta Ricezione da parte di un ente tramite SEND, ma non riesci ad accedere agli atti notificati, da oggi puoi ritirarne una copia cartacea presso il CAF CNA.
Le notifiche SEND sono comunicazioni a valore legale, come esiti di pratiche, rimborsi, multe o avvisi di accertamento tributi che provengono dalle amministrazioni.
Presso le nostre sede puoi:
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Ritirare la copia cartacea dell’atto notificato
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Ricevere supporto anche senza SPID o CIE
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Avere assistenza completa e professionale
Rieti, Piazza Cavour 54.
Tel 0746 251082
Passo Corese
Via Servilia 18
Tel 0765 484067

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Sono tante le prelibatezze che le aziende associate alla CNA producono in occasione della Pasqua.
Sono uova di cioccolato, colombe, pastiere, pizze pasquali, più o meno legate alle tradizioni locali, ma tutte di eccellente qualità.
Noi vogliamo mostrarle in una vetrina virtuale per dare valore ai prodotti e alle aziende che li producono.
Le imprese associate possono inviarci una foto del prodotto che considerano la loro eccellenza pasquale e noi la pubblicheremo nei prossimi giorni su questa pagina.

Il bando della Regione Lazio è rivolto alle imprese femminili, come definite dalla legislazione, costituite e costituende e alle lavoratrici autonome.
Presentazione delle Domande tramite la piattaforma GeCoWEB Plus dalle ore 12:00 del 15 aprile 2025 alle ore
17:00 del 3 giugno 2025.
Agevolazione e Costi Ammissibili
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto,riconosciuto a titolo di “de minimis” (Reg. (UE) 2023/2831) nella
misura massima di 100.000 euro per singola PMI femminile e con una percentuale sul totale dei costi ammissibili
compresa fra il 30% e il 60%.
I progetti devono includere spese da rendicontare per almeno 30.000 euro, che possono comprendere:
a) investimenti materiali e immateriali e canoni per nuove soluzioni digitali
b) spese per l’adeguamento dei locali adibiti a sede operativa - max 20% di a)
c) spese per servizi qualificati e strategici “una tantum” - max 20% di a)
Sono inoltre riconosciuti automaticamente costi del personale e spese generali calcolati a forfait, in misura
complessivamente pari al 20% delle spese da rendicontare.
I progetti devono essere conclusi e rendicontati entro 12 mesi dalla loro approvazione.
Scarica la scheda sintetica

Nuovo appuntamento de “I Lunedì del Benessere”!
Lunedì 31 marzo, alle h 10.30, si terrà il webinar “Intelligenza artificiale nel Beauty – Next Steps: esercizi pratici per l’applicazione quotidiana", in cui il CTO di @boosha.ai , Giovanni Laffi, metterà alla prova tutti i partecipanti nell’utilizzo dell’IA. Se non siete ancora registrati, potete farlo al link: https://www.cna.it/lintelligenza-artificiale-applicata-alle-imprese-del-benessere/?fbclid=IwY2xjawJP...

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Cos'è
La misura "Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle Pmi - FER" prevede contributi in conto impianti per i programmi di investimento delle piccole e medie imprese finalizzati all'autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o mini eolici, per l'autoconsumo immediato e per sistemi di accumulo/stoccaggio dell'energia dietro il contatore per autoconsumo differito.
Data di apertura: 4 aprile 2025 fino al 5 Maggio
A chi si rivolge
L'incentivo si rivolge alle Pmi in tutta Italia, ad esclusione delle imprese che operano nel settore carbonifero e della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell'acquacoltura.
Non sono ammissibili alle agevolazioni le imprese la cui attività non garantisce il rispetto del principio DNSH, ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) n. 852/2020 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020.
Le agevolazioni
Sono disponibili 320 milioni di euro, di cui il 40% riservato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e un altro 40% alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una graduatoria e assegnate ai programmi di investimento realizzati per un ammontare di spese ammissibili non inferiore a 30.000 euro e non superiore a un milione di euro nella misura massima del:
30% per le medie imprese
40% per le micro e piccole imprese
30% per l'eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell'investimento
50% per la diagnosi energetica ex-ante necessaria alla pianificazione degli interventi previsti dal decreto
Valutazione
La valutazione avverrà con i criteri definiti dal decreto, alcuni relativi all'investimento, altri riferiti alla organizzazione e gestione aziendale: possesso di certificazioni ambientali, certificazione di parità di genere, rating di legalità
Il link al sito di Invitalia che gestisce la misura nel quale non è ancora disponibile la modulistica

Sta per arrivare un provvedimento del ministero che destina alle edicole 17 milioni di euro.
Non è molto, se si pensa che in Italia ci sono 11900 edicole, comunque un segno che il governo ha raccolto l'appello di aiuto che arriva da queste attività.
Il numero delle edicole è drasticamente diminuito in questi anni per motivi facilmente intuibili.
Il fenomeno della loro chiusura assume un significato particolare nelle aree interne del Paese e nel Reatino dove ben 62 comuni su 73 sono annoverati dalla legislazione tra di esse.
E in questi casi l'edicola che chiude è un servizio alla comunità che viene meno.
Spesso accade che anche altri presidi, pian piano subiscano la stessa sorte, la scuola. l'ambulatorio, il negozio di generi alimentari, il bar.
Sembrano attività tanto diverse ma tutte contribuiscono a fare una comunità.
Per questo bisognerebbe riconoscere e, quando necessario, remunerare il loro ruolo di presidio sociale.
Sarebbe il primo passo per invertire il rapporto tra domanda e offerta che può rallentare o scongiurare lo spopolamento e tentare di riportare persone che in passato hanno lasciato questi luoghi o attrarre chi, per la qualità della vita, sarebbe disposto a trasferirvisi.
La rete e un minimo di presidi sociali sono indispensabili perché tutto ciò possa accadere.
Tornando alle edicole, i 17 milioni di euro, per i quali si attende nei prossimi giorni un DPCM, saranno destinati alle edicole in senso stretto, ai distributori di che operano nei comuni al di sotto di 5000 abitanti e infine alle attività che nei piccoli centri assicurano la vendita di giornali senza essere edicole.

Ancora fondi disponibili sulla misura della Regione Lazio che incentiva l’adozione di sistemi di gestione sulla parità di genere da parte delle imprese del Lazio. La dotazione finanziaria stanziata è pari a euro 250.000.
L’Avviso prevede due linee di intervento che possono essere richieste anche separatamente.
Il riconoscimento di contributi alle Micro e Piccole Imprese per ottenere la prima certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere di cui al D.M. 29 aprile 2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato per la specifica prassi presso Accredia ai sensi del regolamento CE 765/2008 e dalla norma internazionale ISO/IEC 17011 (Certificazione di Parità di Genere);
il riconoscimento del diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio” alle imprese del Lazio che hanno ottenuto tale Certificazione di Parità di Genere, anche a prescindere dal contributo regionale e comprese le imprese di maggiori dimensioni.
La presentazione delle domande, sul portale di LazioInnova*, seguirà due procedure distinte.
I procedimenti di selezione delle due tipologie di richieste sono separati ma sono entrambi a “sportello”
L’invio delle domande sarà possibile a partire dalle ore 12:00 del 28 agosto 2024 ed entro le ore 17:00 del 27 agosto 2025 salvo esaurimento delle risorse.
LINEA A (Certificazione di parità di genere)
BENEFICIARI
Possono beneficiare del contributo per l’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere le imprese che alla Data della Domanda:
sono iscritte al Registro delle Imprese Italiano e hanno almeno una Sede Operativa ubicata nel Lazio e risultante da tale registro;
rientrano nei parametri dimensionali di Micro o Piccola Impresa;
hanno almeno un dipendente in termini di Unità Lavorative Annue (ULA) con riferimento all’anno 2023, o se diverso all’ultimo esercizio finanziario chiuso;
non sono in possesso della Certificazione di Parità di Genere.
Sono escluse le imprese operanti nei settori esclusi dal Regolamento De Minimis della produzione primaria dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura.
AGEVOLAZIONE
Per la specifica linea di intervento l'importo del contributo è il seguente:
da 1 a 5 dipendenti 1 < ULA < 5 1.800,00 euro
più di 5 e fino a 10 dipendenti 5 < ULA < 10 2.400,00 euro
più di 10 e fino a 15 dipendenti 10 < ULA < 15 3.000,00 euro
più di 15 e fino a 25 dipendenti 15 < ULA < 25 3.600,00 euro
più di 25 e fino a 45 dipendenti 25 < ULA < 45 4.800,00 euro
più di 45 e fino a meno di 50 dipendenti 45 < ULA < 50 6.000,00 euro
I/le dipendenti devono essere calcolati in termini di Unità Lavorative Annue (ULA) con riferimento all’anno 2023.
Il contributo è riconosciuto a valere sul regime de minimis
Il contributo non è compatibile con nessun altro aiuto di Stato o finanziamento pubblico concesso per l’ottenimento della medesima Certificazione.
Il contributo sarà erogato, a saldo, in un’unica soluzione, successivamente l’ottenimento della prima Certificazione di parità di genere, previa richiesta di erogazione da presentarsi entro il termine di 180 giorni dalla Data di Concessione, con la medesima procedura prevista per l’invio della Domanda.
LINEA B (Utilizzo del marchio “Impresa Rosa Regione Lazio
BENEFICIARI
Il diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio” è riconosciuto a tutte le Micro e Piccole Imprese che hanno ottenuto il contributo regionale per l’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere, dal momento in cui è verificato in possesso di tale Certificazione e senza necessità di presentare autonoma richiesta.
Il diritto di utilizzare tale marchio è inoltre riconosciuto alle imprese che ne facciano apposita richiesta anche di media o grande dimensione e che, alla data della Domanda:
sono iscritte al Registro delle Imprese Italiano e hanno almeno una Sede Operativa ubicata nel Lazio e risultanti da tale registro;
sono in possesso della Certificazione di Parità di Genere.
Per la certificazione le imprese associate possono rivolgersi a
Referente Fabrizio Buratti
329 7568592
*Lazioinnova

Se hai una azienda nel Lazio che produce formaggio oppure pane e prodotti da forno, puoi partecipare alla XXII edizione del "Premio Roma Formaggi" e alla XX edizione del "Premio Roma Pane", i prestigiosi riconoscimenti dedicati ai migliori formaggi e pani e prodotti da forno, promossi e organizzati dalla Camera di Commercio di Roma.
**Scadenza adesioni: venerdì 28 marzo 2025**
Concorso Formaggi: https://www.concorsipremioroma.it/.../premio-roma-formaggi
Concorso Pane: https://www.concorsipremioroma.it/.../premio-roma-pane